Apprendimento esperienziale: un approccio concreto per la formazione.

L’apprendimento esperienziale è un modello di apprendimento che pone l’enfasi sull’esperienza pratica come principale veicolo di acquisizione di nuove competenze. Nel contesto aziendale, questa filosofia è un catalizzatore potente per la crescita e lo sviluppo professionale dei dipendenti, basandosi sull’idea che le persone apprendano meglio quando sono coinvolte attivamente e quando possono sperimentare direttamente le sfide e le situazioni del mondo reale. Sarà proprio l’argomento che affronteremo in questo articolo.

Apprendimento esperienziale: radici storiche e importanza nel contesto odierno.

Il concetto di apprendimento esperienziale è stato formalizzato e teorizzato da John Dewey – filosofo e pedagogista americano – nel primo ventesimo secolo. Nei suoi studi Dewey ha sottolineato l’importanza dell’apprendimento attraverso l’esperienza pratica e l’azione, sostenendo che quest’ultima dovrebbe focalizzarsi su situazioni di vita reale.

Nel corso degli anni il concetto di apprendimento esperienziale è stato ulteriormente sviluppato e incorporato in diverse discipline, tra cui la psicologia e la formazione aziendale. L’approccio si è evoluto soprattutto in risposta alla crescente consapevolezza dell’importanza di coinvolgere attivamente gli apprendenti per massimizzare la comprensione delle informazioni.

Collegando il concetto di apprendimento esperienziale alle nuove generazioni, l’approccio ha guadagnato ulteriore rilevanza nel contesto dell‘istruzione moderna e delle esigenze dei giovani. Le nuove generazioni, parliamo soprattutto degli appartenenti alla Generazione Z, cercano un modello di apprendimento più pratico e interattivo rispetto ai metodi tradizionali. E la tecnologia ha aperto nuove opportunità attraverso simulazioni, gamification, realtà virtuale e piattaforme digitali interattive.

In un mondo in cui l’accesso alle informazioni è diventato sempre più rapido e globale, i giovani mostrano un forte interesse per esperienze che favoriscano la loro partecipazione attiva e la connessione con il mondo reale. L’apprendimento esperienziale si allinea bene con questa mentalità, offrendo un approccio pratico e centrato sulle competenze, fattori che risuonano positivamente con le aspettative delle nuove generazioni riguardo all’educazione e alla formazione.

I 3 principi dell’apprendimento esperienziale.

L’apprendimento esperienziale è guidato da tre principi fondamentali che ne definiscono soprattutto l’essenza e la metodologia. 

In primo luogo si sottolinea il concetto di coinvolgimento attivo, che pone l’accento sul fatto che le persone imparano meglio quando sono coinvolte direttamente nell’azione e nell’esperienza pratica. Da qui emerge la differenza tra apprendimento passivo e partecipazione attiva: la vera comprensione e acquisizione di competenze avvengono attraverso l’azione e l’interazione con situazioni reali.

In secondo luogo, la formazione esperienziale abbraccia la riflessione come elemento imprescindibile del processo educativo. Dopo ogni esperienza le persone sono incoraggiate a riflettere sulle sfide affrontate, le decisioni prese e le lezioni apprese. Questo atto di riflessione consente di estrarre significati più profondi dalle esperienze vissute, contribuendo a una comprensione più completa e a una crescita personale e professionale.

Il terzo principio fondamentale dell’apprendimento esperienziale è l’importanza dell’apprendimento collaborativo. Attraverso attività di gruppo e interazioni sociali, gli individui sono portati a condividere conoscenze, competenze e prospettive. La collaborazione stimola la creatività, la diversità di pensiero e la costruzione di un ambiente di apprendimento dinamico, in cui il contributo di ciascun individuo arricchisce l’esperienza collettiva. Questo principio riconosce il valore dell’interazione sociale nel processo di apprendimento e promuove la costruzione di relazioni solide all’interno del contesto aziendale.

Quali sono i vantaggi dell’apprendimento esperienziale?

Come abbiamo visto, la didattica esperienziale rappresenta un’opportunità innovativa per le aziende di investire in piani di sviluppo professionali per i propri dipendenti.

Chiaramente questa metodologia richiede una visione strategica e l’impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti (soprattutto da parte di chi si occupa di HR Management), ma i risultati possono trasformare positivamente la cultura aziendale. Vogliamo citare infatti alcuni dei vantaggi che può offrire questo modello di apprendimento:

• Sviluppo di competenze. Lavoratori e lavoratrici di tutti i team possono acquisire nuove competenze direttamente applicabili al loro lavoro quotidiano;
• Motivazione e impegno. L’approccio coinvolgente tipico dell’apprendimento esperienziale può favorire la crescita di motivazione da parte dei dipendenti;
• Adattabilità e flessibilità. Grazie a questo modello, le persone diventano più flessibili e in grado di affrontare situazioni lavorative nuove o complesse;
• Senso di appartenenza. L’apprendimento esperienziale rafforza i legami tra i membri del team e promuove una cultura aziendale di crescita continua.

Apprendimento esperienziale: 5 esempi pratici da proporre in azienda.

Per ultimo, ma non meno importante, vogliamo proporre alcuni esempi pratici di attività legate all’apprendimento esperienziale che potrebbero essere proposte al team per stimolare il loro sviluppo:

• Simulazioni di scenari aziendali.
  • Attività: creare simulazioni di situazioni aziendali complesse, come trattative contrattuali, gestione di crisi o sviluppo di nuovi prodotti;
  • Obiettivo: consentire ai partecipanti di applicare le loro competenze in un ambiente simulato, rafforzando la loro capacità di prendere decisioni e risolvere problemi.
• Progetti di team strategici.
  • Attività: assegnare progetti strategici che richiedono collaborazione tra membri del team. Ad esempio, potrebbe trattarsi di sviluppare un piano di marketing per un nuovo prodotto;
  • Obiettivo: promuovere la collaborazione e la capacità di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni.
• Giornate di osservazione on the job.
  • Attività: organizzare giornate di osservazione in cui i dipendenti possono trascorrere del tempo in diverse divisioni dell’azienda per comprendere meglio le dinamiche di lavoro dell’azienda;
  • Obiettivo: fornire una prospettiva più ampia delle operazioni aziendali, facilitando la comprensione delle interconnessioni tra i vari reparti.
• Programmi di mentoring.
  • Attività: Implementare programmi di mentoring in cui i dipendenti più esperti possono acquisire leadership per guidare i nuovi arrivati o i colleghi e le colleghe con meno esperienza;
  • Obiettivo: Favorire la condivisione di conoscenze, lo sviluppo professionale e l’integrazione nel team.
• Team building e outdoor training.
  • Attività: organizzare sessioni di formazione all’aperto oppure momenti di team building con attività come arrampicate, rafting ed escursioni in ambiente naturale;
  • Obiettivo: sviluppare fiducia, leadership, problem solving e la capacità di adattamento attraverso esperienze fisiche e mentali stimolanti.

In questo articolo abbiamo cercato di spiegare in che modo l’apprendimento esperienziale è intrinsecamente collegato alla responsabilità degli HR Manager di prendersi cura dei propri dipendenti.

Integrare attività di questo tipo nei programmi di formazione (così come quelli di upskilling e reskilling) consente agli HR di offrire esperienze coinvolgenti che non solo permettono di sviluppare competenze pratiche direttamente applicabili sul piano professionale, ma migliorano anche l’employee engagement contribuendo alla creazione di una cultura aziendale orientata alla crescita e al benessere dei membri del team.