Bonus donne disoccupate 2024: esoneri contributivi per le aziende.

Negli ultimi anni il mercato del lavoro ha mostrato segnali di cambiamento, ma il divario di genere occupazionale rimane una questione irrisolta.

Le nuove misure introdotte dal Decreto Coesione, valide da settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025, rappresentano un tentativo concreto di favorire l’assunzione di donne che incontrano maggiori difficoltà a reintegrarsi nel mercato del lavoro, offrendo sgravi contributivi alle aziende che assumono professioniste in situazioni di svantaggio economico o geografico. Scopriamo in questo articolo tutto ciò che c’è da sapere sul bonus donne disoccupate 2024.

I dettagli del bonus: come funziona per le aziende…

Le aziende che assumeranno donne a tempo indeterminato (sono escluse dall’esonero contributivo forme diverse come l’apprendistato, lo stage, i tirocini o il tempo determinato), potranno ottenere vantaggi economici per ridurre il costo del lavoro. Il beneficio, della durata di 24 mesi, si concretizza in uno sgravio contributivo del 100% fino a un massimo di 650 € mensili.

È bene specificare che il bonus per l’assunzione di donne svantaggiate 2024 non è cumulabile con altri sgravi o riduzioni delle aliquote contributive previsti dalla normativa vigente, fatta eccezione per la cosiddetta “maxi deduzione” introdotta dal decreto legislativo n. 216 del 2023, che permette una maggiorazione fino al 30% del costo del lavoro deducibile dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo.

Questo sistema di controllo serve principalmente a garantire che le risorse siano allocate a chi ne ha effettivamente bisogno.

… e per le lavoratrici disoccupate.

Gli incentivi sono rivolti principalmente a tre gruppi di lavoratrici:

• donne, ovunque residenti, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
• donne residenti nella Zes Unica per il Sud, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
• donne, ovunque residenti, che si trovano ad operare in un settore lavorativo in cui vi è un tasso di disparità occupazione elevato a confronto con gli uomini, almeno del 25%.

Per quanto riguarda il requisito anagrafico, questo non sussiste: possono essere assunte donne di tutte le età.

Bonus donne disoccupate 2024: l’impatto sul mercato del lavoro femminile.

L’obiettivo di questa novità è palese: incrementare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, riducendo il divario di genere e migliorando la qualità dell’occupazione per le donne, soprattutto nelle regioni del Sud. Sappiamo infatti che il tasso di occupazione femminile in Italia è ancora tra i più bassi d’Europa, e queste misure mirano a colmare parte del gap offrendo alle imprese un motivo economico per investire su queste risorse. 

Secondo le stime, infatti, l’esonero donne 2024 potrebbe portare a un incremento significativo di contratti a tempo indeterminato per le donne, offrendo stabilità economica e crescita professionale in contesti che ne hanno urgente bisogno​. Le regioni del Sud – beneficiando di un incentivo maggiore – vedranno un impatto più marcato, con l’obiettivo di ridurre il tasso di disoccupazione femminile che in queste zone raggiunge picchi preoccupanti. 

Altrettanto importante è l’effetto che queste misure possono avere a livello nazionale, contribuendo a ridurre le disparità di trattamento economico tra uomini e donne, un problema che come abbiamo visto continua a caratterizzare il mercato del lavoro italiano​.

Bonus donne 2024, un’ulteriore “spinta” per la parità di genere. 

I nuovi incentivi per l’agevolazione assunzione donne rappresentano un passo importante verso un mercato del lavoro più inclusivo e equo. Favorendo l’assunzione di donne svantaggiate, il governo italiano punta a ridurre le barriere economiche e sociali che impediscono a molte professioniste di trovare un impiego stabile e adeguato alle loro competenze. Misure che non solo supportano le imprese, ma lanciano anche un messaggio “forte e chiaro”: la parità di genere e l’occupazione femminile deve essere una priorità per il futuro.

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