Come organizzare le ferie e i permessi dei dipendenti?

Come organizzare le ferie e i permessi dei dipendenti? Copia di Jobtech Blog

Se sei un datore di lavoro o aspirante tale, con ogni probabilità conosci la complessità della gestione di ferie e permessi; magari hai un gestionale busta paga online che ti supporta nelle questioni amministrative, oppure un super payroll specialist che se ne occupa… Ma in ogni caso, pensiamo che partire dalle fondamenta sia opportuno, per farsi un’idea di questo (ammettiamolo, complicato) ambito HR. 

I casi sono diversi, e ci vorrebbe una vera e propria sezione F.A.Q. per rispondere nello specifico a tutte le questioni inerenti a ferie e permessi. Ma partiamo dalle basi con un po’ di definizioni e distinzioni, fornendo gli strumenti per comprendere, le formule per il calcolo e le regole a cui attenersi!

Differenza tra ferie e permessi?

Certo, si tratta sempre di assenze dal posto di lavoro, ma presentano profonde differenze sulle quali è opportuno essere informati. Riguardo a ferie e permessi, il datore di lavoro dovrà spesso munirsi di calcolatrice e grande scrupolo, perché occorre grande precisione nella loro gestione. 

Per chi se lo stesso chiedendo, ricordiamo bene che è buona norma far riferimento al proprio CCNL di riferimento, prima di mettere mano al calcolo delle ferie e dei permessi; consigliamo anche a chi si occupa di gestione dei lavoratori di fare un po’ di informazione riguardo agli aspetti peculiari del contratto collettivo applicato in azienda.

ROL: di cosa si tratta?

ROL è un acronimo, e sta per “Riduzione dell’orario lavorativo”. Si tratta di una tipologia di permessi lavorativi a disposizione del lavoratore dipendente, che può chiedere per motivi personali e senza obbligo di giustificazioni. Si tratta di un permesso retribuito, che – se non viene goduto – dovrà essere liquidato in busta paga dal datore di lavoro.

I ROL spettano ai dipendenti a contratto determinato e indeterminato, ma soltanto se assunti a tempo pieno. Maturano come le ferie, cioè in ratei mensili (in base a quanto stabilito dal CCNL applicato dall’azienda). I ROL hanno una scadenza, stabilita dal contratto collettivo applicato: una volta scaduti, il datore di lavoro sarà però obbligato – come dicevamo nel paragrafo precedente – a pagarli al lavoratore.

 Ex festività, cosa sono? 

Si tratta di una delle voci più problematiche della busta paga, e il motivo è facilmente intuibile. Definiamo allora le ex festività: si tratta di una particolare tipologia di permessi retribuiti, presenti in molti – ma non in tutti – i contratti collettivi del lavoro. Sono presenti per compensare l’abolizione, da parte della legge, di festività nazionali precedentemente in vigore.

La domanda ricorrente, da parte dei datori di lavoro, è: ma le ex festività devono essere retribuite, quindi monetizzate da parte dei lavoratori? La risposta è sì, se il dipendente non fruisce degli ex-fest, riceverà una somma di denaro uguale alla retribuzione che avrebbe percepito.

 Quante ferie ha un dipendente: calcolo e maturazione

Parliamo di “diritto alle ferie”, per i lavoratori subordinati? Sì, perché – rifacendoci alla normativa europea – un numero minimo di giornate di ferie è corrisposto a tutti i lavoratori. Nello specifico, l’obbligo è di un periodo di quattro settimane retribuite ogni anno, per coloro che sono assunti full-time. 

La maturazione delle ferie è progressiva, cioè matura man mano che il rapporto lavorativo decorre. Il calcolo da eseguire è il seguente: 26 (giorni di ferie annui) / 12 (mesi lavorativi) = 2,166 (giorni di ferie maturate mensilmente). 

Ricordiamo che oltre alla durata e al diritto, è sancita anche l’irrinunciabilità delle ferie. Nessun lavoratore può chiedere la monetizzazione delle ferie e la sostituzione del diritto all’assenza con il pagamento di un’indennità economica. (Per non incorrere in situazioni spiacevoli o di ferie non concesse, ricordiamo ai datori di lavoro – prima di parlare di ferie invernali o estive – di utilizzare un foglio excel o un fac simile piano ferie aziendale).

Cosa fare se un dipendente ha molte ferie non godute?

Forse la domanda più ricorrente, ma non l’unica. Eccoci a rispondere ad alcune delle domande più insidiose in merito alla gestione delle ferie! 

  • Ferie in negativo, cosa succede? Il fatto viene notificato al dipendente nel cedolino paga, e il debito viene recuperato nei mesi successivi. Si tratta di ferie godute e non maturate, per intenderci. Il lavoratore può richiedere un anticipo ferie non ancora maturate.
  • Ferie maturate e non godute, cosa deve fare il datore di lavoro? Questa situazione non deve verificarsi; il lavoratore dovrà recuperare le ferie, anche se è raro che i ratei maturati vengano persi.
  • La durata delle ferie è stabilita? Sì, dai contratti collettivi nazionali. Ma la modalità di fruizione è decisa dal datore di lavoro.

Come l’azienda può semplificare la gestione delle ferie e dei permessi dei dipendenti?

I metodi sono diversi: dall’assunzione di un Payroll specialist nel tuo team, ai gestionali online… Ma noi vogliamo proporti la nostra soluzione! Jobtech, agenzia per il lavoro 100% digitale, può supportarti in tutti gli adempimenti amministrativi relativi alla gestione dei dipendenti. Come? Con la nostra somministrazione di lavoro, una modalità contrattuale dove il lavoratore è in forza nella tua attività ma la sua gestione a livello di cedolini, ferie, permessi e presenze è interamente delegata a noi. Non finisce qui, perché i datori di lavoro godranno di ulteriori vantaggi, come limiti quantitativi dedicati e totale flessibilità. Se vuoi approfondire l’argomento, contattaci!

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

    Seleziona se sei un’azienda o un lavoratore, ti invieremo solo le notifiche che ti interessano.

    aziendalavoratore

    Success! Thanks for Your Request.
    Error! Please Try Again.
    Success! Thanks for Your Request.
    Error! Please Try Again.