Decreto Coesione 2024: le principali misure previste.

Decreto Coesione 2024

Il nuovo Decreto Coesione 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024, ha introdotto una serie di misure volte a promuovere l’occupazione giovanile e femminile, incentivare l’autoimprenditorialità e ridurre i divari territoriali in Italia

Questo pacchetto di interventi si propone di rispondere alle sfide economiche e sociali contemporanee, con un focus particolare sulle regioni del Mezzogiorno. Ne parleremo in questo articolo, evidenziando i principali punti del decreto coesione 2024 e gli aspetti chiave per aziende e lavoratori/lavoratrici.

Cosa prevede il Decreto Coesione 2024?

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, il Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024) è stato sviluppato come risposta alle crescenti necessità di promuovere l’occupazione e ridurre le disuguaglianze territoriali in Italia. Le motivazioni che hanno portato alla sua creazione includono:

  1. Necessità di supportare l’occupazione. In un contesto economico caratterizzato da alti livelli di disoccupazione giovanile e femminile, il governo ha ritenuto necessario introdurre misure concrete per incentivare le assunzioni e l’autoimprenditorialità;
  2. Sostenere le aree economicamente svantaggiate. Il decreto mira a ridurre le differenze territoriali, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno. Attraverso incentivi specifici come il bonus ZES, il governo intende stimolare lo sviluppo economico e sociale in queste aree;
  3. Promuovere l’autoimprenditorialità. Con programmi come “Resto al Sud 2.0” e voucher per l’autoimpiego nel Centro Nord Italia, il decreto incoraggia i giovani a intraprendere nuove attività imprenditoriali, fornendo il sostegno finanziario necessario per avviare nuove imprese (che potrebbero portare di conseguenza a nuove assunzioni);
  4. Risposta alle esigenze del mercato del lavoro. Il decreto è stato anche una risposta alle richieste dei sindacati e delle associazioni datoriali, che hanno evidenziato la necessità di misure più incisive per favorire l’occupazione e la crescita economica sostenibile.

Ora che abbiamo definito un po’ di contesto, procederemo ad approfondire i principali punti previsti dal Decreto Coesione 2024.

1. Esoneri contributivi per giovani e donne.

Il Decreto Coesione prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumono giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato (con il requisito specifico che il lavoratore o la lavoratrice non abbia mai avuto un contratto a tempo indeterminato) tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Questo esonero copre il 100% dei contributi previdenziali, esclusi i premi INAIL, fino a un massimo di 500 € mensili per lavoratore/lavoratrice, per una durata massima di 24 mesi.

Per le donne lavoratrici – senza alcun limite d’età – disoccupate da almeno 24 mesi (o sei mesi per le residenti nel Mezzogiorno), il decreto prevede inoltre un esonero contributivo fino a 650 € mensili per le assunzioni a tempo indeterminato per un periodo massimo di due anni, estendibile fino a 30 mesi in alcune regioni del Mezzogiorno.

2. Bonus Zona Economica Speciale (ZES).

Il decreto Coesione – all’articolo 24 – introduce un esonero contributivo anche per le aziende che operano nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno. L’esonero è pari a 650 € mensili per ogni lavoratore ì assunto a tempo indeterminato tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, per una durata massima di 24 mesi, estendibile fino a 30 mesi per le piccole aziende​​

L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero. Inoltre, il dipendente deve:

  • aver compiuto 35 anni di età;
  • essere disoccupato da almeno 24 mesi;
  • essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.

3. Incentivi all’autoimprenditorialità.

Il decreto finanzia inoltre “Autoimpiego Centro Nord” e “Resto al Sud 2.0”: due nuove progetti a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e libero professionali in forma individuale o collettiva (s.n.c., s.a.s, s.r.l., società cooperativa o società tra professionisti), da parte di giovani di età inferiore ai 35 anni e in possesso di determinati requisiti

Sarà responsabilità del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali definire le modalità attuative delle due misure.

Le misure introdotte dal Decreto Coesione 2024 mirano a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione e a incentivare la crescita economica nelle regioni meno sviluppate. Attraverso esoneri contributivi, incentivi all’autoimprenditorialità e specifici programmi di supporto per il Sud Italia, il decreto vuole contribuire a costruire un futuro lavorativo più solido e sostenibile. Come agenzia per il lavoro, siamo sempre a disposizione per supportare i nostri clienti nelle questioni amministrative, e le aziende che hanno bisogno di trovare e assumere personale. Se ti interessa scoprire i nostri servizi e le soluzioni che possiamo offrire alla tua impresa, contattaci.

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