Horeca e responsabilità sociale: la gestione dei professionisti della ristorazione.

Forse perché intesi come lavori temporanei, forse perché pertinenti a un settore “ad alto turnover”, camerieri, baristi, cuochi e lavapiatti (professioni usate a titolo di esempio, perché la lista potrebbe essere notevolmente più lunga) si sono scontrati nel tempo con tutele scarse e pochissimi diritti riconosciuti.

Quante volte abbiamo letto “Cerco cameriere” campeggiare sulla porta di un locale? Qualche volta un accenno di orari, ma mai alla retribuzione, alle mansioni, all’inquadramento contrattuale o a tutti quei dettagli che dovrebbero fornire ad un job seeker le informazioni necessarie per valutare l’offerta lavorativa.

Sì è spesso agito così, ma non ne entriamo nel merito. Però – per offrire una riflessione più ampia sull’argomento – forniamo qualche numero relativo all’ultimo anno: il report dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dell’anno 2020 presenta il settore Ho.Re.Ca come fortemente interessato da irregolarità: quasi 7 mila ispezioni su più di 9 mila hanno rilevato contesti non a norma, il numero dei lavoratori in nero accertati (che non esaurisce il numero reale) sfiora i 5000 e lo stesso vale per gli orari di lavoro.

La responsabilità sociale nel mondo dell’Ho.Re.Ca.

Tante sono le storie che potremmo raccontare: dallo sguardo di chi per la prima volta firma un contratto con regolare tredicesima e quattordicesima, a chi un contratto non l’ha mai firmato o ancora chi – forte di un’esperienza decennale come chef – ha attraversato il paese per un colloquio, e il contratto offertogli era di cinque livelli inferiore a quello che gli sarebbe spettato.

Quando ci si domanda dove siano i professionisti della ristorazione e perché alberghi, ristoranti e bar non trovino personale, la risposta deve necessariamente tenere in considerazione alcuni fattori: dopo un anno schizofrenico di chiusure e aperture, molti lavoratori hanno cercato un impiego in settori diversi; altri hanno cambiato perché stanchi di non avere un contratto regolare e desiderosi di trovare un lavoro che permettesse loro maggiori tutele previdenziali.

Cosa vogliamo dire? Il mondo dell’Ho.Re.Ca. è stato in molti casi privo di responsabilità sociale, e il momento di cambiare le cose è arrivato! Ogni situazione è a sé, ma noi crediamo che esista un modo di conciliare lavoro stagionale, esigenze dei datori di lavoro e diritti dei lavoratori.

Agire con responsabilità sociale: quattro parole che devono assumere carica di imperativo, per gli addetti ai lavori del mondo Ho.Re.Ca. Presupposto a questo imperativo, deve essere un cambio di mentalità; il nostro obiettivo è supportare datori di lavoro e ristoratori a individuare le formule contrattuali più adatte per le proprie esigenze, con un obiettivo che agisce su entrambi i fronti: garantire flessibilità a chi offre lavoro, e tutele a chi invece lo cerca. 

Più tutele per i professionisti della ristorazione

Picchi stagionali, incertezza, la variabile del clima: a valle di questi fattori, si è sempre pensato che il personale in vista della stagione estiva si sarebbe fatto vivo: quest’anno la situazione sembra essere diversa, e mentre qualcuno punta il dito verso gli incentivi statali e le forme di sostegno al reddito, altri ricercano le cause profonde in altri fattori.

Il paradigma da abbattere è proprio questo: il mondo della ristorazione, come ogni altro ambito, può godere di contratti che non ledano la dignità del lavoratore. Camerieri.it, il portale di Jobtech dedicato al mondo Ho.Re.Ca., favorisce l’incontro lavorativo tra tutte le figure della brigata di sala e cucina e i datori di lavoro alla ricerca di personale.

Chi ci contatta per le proprie esigenze di assunzione può contare su tipologie contrattuali che agiscono nel rispetto del lavoratore, dove i suoi diritti sono tutelati ed è l’agenzia per il lavoro ad occuparsi degli aspetti retributivi, contrattuali, previdenziali e assistenziali: questo perché camerieri.it, come ogni portale di Jobtech, non trascura nessun aspetto della corretta gestione del dipendente. 

Il mondo Ho.Re.Ca. con noi può contare sui contratti di somministrazione, la fornitura di lavoratori a tempo determinato, staff leasing ovvero somministrazione di lavoratori a tempo indeterminato e MOG, la soluzione flessibile per il lavoro stagionale dove il lavoratore è tutelato da precarietà e incertezza grazie al monte ore garantito.

Garantire il benessere dei lavoratori è una priorità per Jobtech: ecco perché ci siamo appassionati alle idee di Restworld, tanto da stringere con loro una partnership! Restworld è una startup nata nel 2020 con una missione ambiziosa: mettere in contatto professionisti della ristorazione, dell’hotellerie e di tutto ciò che riguarda il settore food&beverage con le attività, per dare vita a collaborazioni virtuose e improntate alla responsabilità sociale.

Responsabilità sociale: due parole già comparse in questo articolo e di grande rilevanza, per Restworld e per Jobtech. Questo perché – in un momento così delicato per il nostro Paese – fornire alle aziende gli strumenti per ripartire e ai lavoratori per rimettersi in gioco, è una missione che ci accomuna, e che non abbiamo intenzione di perdere!

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