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I corsi per la sicurezza sul lavoro sono un argomento che non smette di generare confusione nei datori di lavoro alle prime armi, e malcontento nei dipendenti che devono prendervi parte. Questo perché molto spesso gli argomenti oggetto delle lezioni sono – possiamo dire – non esattamente “attraenti” o in grado di suscitare interesse.
Molte le domande dei datori e dei dipartimenti HR, che per organizzare le giornate si domandano quando durano i corsi sulla sicurezza, ma anche come differenziare la frequenza in base alle mansioni e se tenere conto di eventuali momenti di formazione già superati in caso di selezione. In questo articolo proveremo a rispondere a queste domande, andando più a fondo nella questione.
Cos’è la sicurezza sul lavoro, in breve.
La sicurezza sul lavoro è un argomento fondamentale della gestione aziendale che si occupa di promuovere e preservare la salute e l’incolumità di lavoratori e lavoratrici durante il loro svolgimento delle mansioni.
Di questo concetto si è iniziato a parlare principalmente durante il periodo industriale. Nel XIX secolo l’esplosione dell’industria portò alcune persone a trovarsi in condizioni di lavoro estreme, caratterizzate da lunghe ore di operatività senza pause, ambienti inospitali e scarsa attenzione alla sicurezza.
Vogliamo menzionare l’incidente della Triangle Shirtwaist Factory nel 1911 a New York, dove a causa di un incendio e delle precarie condizioni di sicurezza della fabbrica persero la vita 146 lavoratori e lavoratrici. Questo evento rappresentò la necessità di compiere un passo importante e portò a una maggiore consapevolezza circa la necessità di promulgare regolamenti mirati a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oggi la sicurezza sul lavoro è regolamentata da normative stringentemente applicate – che comunque possono variare da paese a paese – con l’obiettivo di prevenire incidenti e malattie professionali. La promozione di una cultura della sicurezza che coinvolge ogni persona, dai livelli operativi a quelli dirigenziali, non è solo necessario per adempiere a un obbligo etico, quanto piuttosto per creare un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente può sentirsi al sicuro.
Sicurezza sul lavoro, i corsi sono obbligatori?
La risposta è sì: a stabilirlo è il Decreto Legislativo 81/08, noto anche come il Testo Unico sulla Sicurezza, una legge che regola la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa normativa è stata emanata in risposta alle esigenze di armonizzare e semplificare le disposizioni legislative esistenti in materia di sicurezza sul lavoro.
In pratica, il decreto stabilisce una serie di obblighi per i datori di lavoro, tra cui la valutazione dei rischi, la nomina di figure preposte alla sicurezza, la comunicazione di informazioni e formazione ai lavoratori, e la predisposizione di misure di prevenzione e protezione. E a proposito di corsi, menzioniamo quelli obbligatori:
- Corso antincendio
- Corso primo soccorso
- Corso RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
- Corso RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)
Oggi la maggior parte di questi corsi sono fruibili anche da remoto, ma potrebbero anche essere tenuti presso la sede dell’azienda o quella dell’ente organizzatore.
Corsi sulla sicurezza: livelli di rischio e categorie.
I corsi sulla sicurezza sul lavoro variano in base al livello di rischio associato alle diverse attività lavorative. Questo può essere basso, medio o alto:
- Nei corsi per rischio basso l’attenzione è principalmente rivolta agli aspetti di base della sicurezza, come l’organizzazione del posto di lavoro e le procedure di emergenza di base. Questi corsi sono adatti a ambienti con un rischio relativamente basso di incidenti, come gli uffici;
- Per il livello di rischio medio, i corsi si concentrano su argomenti più complessi, come la manipolazione sicura di sostanze chimiche e l’uso di attrezzature più avanzate. Sono adatti per settori in cui il livello di rischio è moderato, come la produzione leggera o i laboratori;
- Nel caso di rischio alto, l’approccio è altamente specializzato e mira a preparare i lavoratori ad affrontare situazioni ad alto rischio, come quelle presenti in ambienti industriali pesanti o lavori ad alta quota. Gli argomenti includono solitamente la gestione avanzata delle emergenze e la comprensione dettagliata delle normative di sicurezza specifiche per il settore.
A loro volta, i corsi sulla sicurezza si suddividono in due moduli, ovvero corsi sulla sicurezza generale e corsi sulla sicurezza specifica. Vediamo quali sono le principali differenze:
- Corsi sulla sicurezza generale. Forniscono una panoramica delle pratiche e delle procedure di sicurezza sul lavoro comuni a molte industrie. Trattano argomenti quali norme di sicurezza generali, l’uso corretto di attrezzature di protezione individuale, procedure di evacuazione, gestione delle emergenze e consapevolezza dei rischi comuni;
- Corsi sulla sicurezza specifica. Si concentrano su rischi e pratiche di sicurezza specifici di un settore o di un tipo di lavoro. Affrontano temi dettagliati e settoriali, come la gestione sicura di sostanze chimiche, l’uso di attrezzature particolari, protocolli specifici di sicurezza in settori ad alto rischio (come costruzione o industria chimica).
Come si svolge il corso di sicurezza?
Il corso sulla sicurezza sul lavoro si svolge abitualmente in aula, mediante l’utilizzo di lezioni frontali, ricche di esempi e dimostrazioni pratiche. Alcuni corsi possono invece essere erogati in modalità telematica, come – ad esempio – il corso RSPP e RLS.
Al termine del corso, previo superamento di un test, viene rilasciato un attestato. La sua valenza è specifica in base alla tipologia di corso che è stato frequentato, come abbiamo illustrato prima. L’attestato serve ai tuoi dipendenti per dimostrare di essere “in regola” con gli accordi Stato Regioni.
Durata dei corsi, periodicità di aggiornamento e sanzioni.
Il Decreto Legislativo 81/08 interviene anche a proposito di durata dei corsi, obblighi di aggiornamento e sanzioni in caso di mancata frequenza.
Nello specifico, la durata dei corsi sulla sicurezza sul lavoro può variare in base al livello di complessità del corso e ai rischi associati alle attività lavorative. Corsi di base per rischi bassi potrebbero durare 8 o 12 ore (quindi un giorno intero di corso oppure splittato su più giorni) mentre quelli più avanzati per rischi medi o alti potrebbero richiedere anche 32 o 64 ore (in questo caso splittate su più giorni).
Il D.Lgs stabilisce la partecipazione di lavoratori e lavoratrici a corsi di aggiornamento regolari per rimanere al passo con le nuove normative, tecnologie o cambiamenti nelle procedure di sicurezza. Questi aggiornamenti potrebbero essere a cadenza triennale o pluriennale, a seconda dei requisiti del corso e delle caratteristiche della professione.
Per quanto riguarda le sanzioni, la mancata partecipazione ai corsi di sicurezza sul lavoro può determinare sanzioni pecuniarie o detentive. In caso di inadempienza, infatti, si può rischiare l’arresto da 2 a 6 mesi oppure la corresponsione di un’ammenda da 1.200 € a 5.200 €.
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