Legge di Bilancio 2022: focus famiglie, previdenza e lavoro

Legge di Bilancio 2022: famiglie, previdenza e lavoro

Alle spalle la Legge di Bilancio 2021, come sappiamo questo documento – che vara la manovra economica dello Stato – deve essere pronto entro il 15 ottobre dell’anno corrente. Dunque, quando viene approvata la legge di bilancio? Il termine è fissato ogni anno al 31 dicembre, e l’entrata in vigore per il 1° gennaio dell’anno cui fa riferimento.

Consapevoli del carattere non esaustivo di questo articolo, essendo le nostre considerazioni basate sulla bozza della nuova legge di bilancio, desideriamo raccogliere le principali novità in materia di Reddito di Cittadinanza, ammortizzatori sociali, lavoro, congedo parentale e pensioni per fare un po’ di informazione di questo fondamentale argomento! Il testo prevede diverse novità interessanti, con 30 miliardi di risorse stanziate di cui a breve illustreremo la destinazione.

Un nuovo Reddito di Cittadinanza

Due i miliardi stanziati, il Reddito di Cittadinanza – una delle misure più discusse dalla sua entrata in vigore – sarà caratterizzato da una velocizzazione della procedura che connette il sussidio e l’obbligo di lavoro. 

Il sussidio non verrà erogato al secondo rifiuto di un’offerta di lavoro giudicata congrua (che – geograficamente – sarà ritenuta tale se situata entro 80 km dalla residenza del soggetto interessato). Ridotto l’importo del sussidio, a partire dal sesto mese, ma non per i nuclei familiari ove siano presenti minori di tre anni o figli a carico con disabilità gravi).

Cambia qualcosa anche per i datori di lavoro, che beneficiano di incentivi in caso di assunzione di soggetti percettori di Reddito di Cittadinanza, ma su questo torneremo non appena il testo sarà approvato!

Maternità e paternità: cosa cambia?

Maternità, congedo parentale, paternità… Se ne è parlato ancora di più da quando sono subentrate le restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Significativi i passi avanti, in questo frangente. 

Il congedo di paternità, che è retribuito e obbligatorio per dieci giorni, non ha più scadenza e diventa, così, una misura strutturale. Per quanto invece riguarda le lavoratrici subordinate in maternità, è previsto uno sgravio per il rientro: per tutta la durata dell’anno 2022, i datori di lavoro potranno contare su un esonero del 50%, per un anno, sul versamento dei contributi previdenziali a carico delle dipendenti, nel caso in cui rientrino nel proprio posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.

Pensioni e previdenza

Una misura molto attesa e auspicata, quella che riguarda le pensioni. Le novità comprendono lo stop di Quota 100 (anticipazione dell’ uscita dal lavoro nel momento in cui la somma tra l’età del lavoratore e il numero di anni di contributi accreditati è pari a 100) e il passaggio a Quota 102. 

Continua Opzione donna: cambia il requisito anagrafico, che sale a 60 anni di età per le lavoratrici subordinate e 61 per le autonome. I dipendenti delle PMI potranno beneficiare dell’uscita anticipata a 62 anni se l’azienda è in crisi, grazie al Fondo per i dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi. 

Ape Sociale (indennità garantita dallo Stato ed erogata dall’Inps, a lavoratori in stato di difficoltà) proroga di un anno l’anticipo pensionistico e viene applicata a ulteriori 23 categorie di lavoratori.

Esoneri contributivi, NASPI e contratto di espansione

Grazie allo stanziamento di 3 miliardi di euro per l’anno 2022, gli ammortizzatori sociali vengono riformati e beneficiano di nuova linfa. In particolare, ci riferiamo ai noti sussidi di disoccupazione NASPI e DISCOLL. 

Gli istituti di integrazione salariale, ordinari e straordinari, destinati ai lavoratori di imprese attualmente non incluse nelle tutele, agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio vengono estesi. Nello specifico, il Fondo di integrazione salariale, dal 1° gennaio 2022, sarà rivolto anche alle imprese di servizi, mentre le aziende fino a 5 dipendenti potranno contare su 13 settimane sul biennio mobile; per le aziende con più di 6 addetti ci saranno invece 26 settimane da finanziare con aliquota allo 0,50%. 

Un dato che permette di essere ottimisti è la destinazione di 15 milioni per un nuovo esonero contributivo totale, rivolto a chi assuma a tempo indeterminato i lavoratori delle imprese in crisi per le quali sia aperta una trattativa presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Il contratto di solidarietà espansiva viene prorogato per tutto il 2022 e per il 2023, e ampliato a tutte le imprese che complessivamente impiegano più di 50 dipendenti.

In questo articolo ci siamo soffermati in modo più preciso sulle misure che riguardano il lavoro, perché l’obiettivo di Jobtech è quello di connettere aziende e lavoratori garantendo ad entrambi la massima soddisfazione possibile. Se vuoi parlare con noi di come si applicano queste misure al tuo business, o ricevere una consulenza sui servizi per le aziende che meglio si adattino alle tue esigenze… Contattaci!

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