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La spinta alla ripartenza economica può derivare dalle nuove imprese? Sarebbe un segnale estremamente incoraggiante, senza tralasciare il fatto che la creazione di aziende stimola la nascita di nuovi posti di lavoro, agevolando l’economia in tutti i suoi ingranaggi. Per fare questo occorrono però prestiti per i giovani imprenditori, incentivi all’imprenditoria femminile, e a tutti coloro che desiderano dare vita a un progetto d’imprenditoria.
Il sogno di diventare imprenditore o imprenditrice può trovare un coronamento, se gli aspiranti enterpreneur sapranno a chi rivolgersi e quando farlo: un primo fondamentale passo, in questo caso, è conoscere la modifica dell’incentivo Nuove imprese a tasso zero del 2021.
L’incentivo è promosso da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., ed è l’agenzia cui il Ministero dell’Economia ha affidato il delicato compito di gestire gli incentivi nazionali, messi in campo per sostenere la nascita di nuove imprese. Consultare il sito di Invitalia è buona norma se si vuole rimanere aggiornati su agevolazioni e prestiti per aprire attività.
La data importante è invece il 19 maggio 2021, giorno in cui sarà possibile iniziare a presentare le domande per accedere a Nuove Imprese a Tasso 0. Particolarmente importante ricordare la data, perché le domande saranno valutate in ordine di arrivo.
Vi proponiamo un articolo dove trovare risposte ai quesiti più frequenti su questa agevolazione: buona lettura e buona fortuna!
Che cos’è nuove imprese a tasso zero
Si tratta di un incentivo giovani imprenditori e donne imprenditrici, volto a sostenere le micro e piccole imprese composte – in prevalenza o nella totalità – da giovani tra i 18 e i 35 anni, oppure da donne di tutte le età. Nel comunicato stampa datato 12/04/2021 viene annunciato il cambiamento della forma di agevolazione: è stato infatti introdotto il fondo perduto, da combinarsi con il rimborso agevolato, nei limiti delle risorse disponibili. Innalzato il tetto del finanziamento a tasso zero per le imprese più mature, sempre con il limite di età compreso tra i 3 e i 5 anni.
A chi è rivolto? Ai giovani under 35 e donne che desiderano ricevere agevolazioni, in tutta Italia, impegnati in progetti d’impresa con una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani tra i 18 e i 35 anni e da donne.
Come funziona
- Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Possono contare su un mix di finanziamenti nuove imprese fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%. Possono anche chiedere un ulteriore, contributo fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.
- Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.
Come presentare la domanda e tre possibili dubbi
L’idea di dar vita a un progetto imprenditoriale ti intriga? Ecco come presentare la domanda per candidarsi a ricevere i fondi per nuove aziende! Iniziamo a fissare la data di partenza: potrai inviare la tua domanda a partire dal 19 maggio 2021.
La domanda si presenta esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia; ricordati che dovrai essere in possesso di firma digitale e indirizzo PEC del legale rappresentante della società costituita, o della persona fisica in qualità di socio/soggetto referente della società costituenda.
Cosa deve includere la domanda?
La domanda di agevolazione dovrà essere corredata dal piano d’impresa e da ulteriore documentazione richiesta (atto costitutivo e statuto della società, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti e, per agevolazioni superiori a 150.000 euro, i dati per le verifiche antimafia).
Il piano di impresa, redatto secondo le modalità e gli schemi resi disponibili da Invitalia, deve contenere in particolare:
- la descrizione dell’attività proposta e gli elementi utili a determinare il costo del programma (ricorda che il mutuo agevolato finanzierà il 75% delle spese, il restante 25% andrà coperto con mezzi propri o con un prestito bancario), la funzionalità e la coerenza delle spese di investimento oggetto del programma e l’idoneità della sede individuata;
- la descrizione dei criteri di quantificazione delle esigenze di capitale circolante, per le imprese costituite da non più di 36 mesi;
- l’analisi del mercato e relative strategie;
- gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
- gli aspetti economico-finanziari.
Riguardo ai tre dubbi con cui abbiamo titolato il paragrafo, ecco come comportarsi in caso si verificassero questi scenari:
- Dubbi sulle forme giuridiche consentite: sono ammesse società di persone, società di capitali (comprese le unipersonali) e società cooperative (incluse le cooperative sociali) che esercitano in via esclusiva o principale attività economica in forma di impresa (c.d.“enti commerciali”), obbligate oltre che all’iscrizione al Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.), all’iscrizione al Registro delle Imprese (RI). Sono escluse le ditte individuali, le società semplici, le società di fatto.
- Presentare domanda per un società già esistente: è possibile, purché sia costituita da non più di 12 mesi. Le società già costituite e attive nei settori della produzione agricola primaria, della pesca e dell’acquacoltura possono realizzare solo programmi di diversificazione in attività di trasformazione agricola. Le iniziative devono avere una contabilità ordinaria separata, per tenere distinte le diverse gestioni (non è ammissibile l’uso promiscuo dei beni d’investimento).
- Presentare più di una domanda: è possibile, a condizione che il totale delle agevolazioni ricevute in regime de minimis non sia superiore a € 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari per la stessa impresa ed a condizione che si dimostri di essere in grado di presidiare gli aspetti tecnici e gestionali delle iniziative presentate. Sono fatte salve le specifiche limitazioni nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi.
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