Garanzia Giovani, come funziona per le aziende.

La lotta alla disoccupazione giovanile ha un alleato fondamentale: il Progetto Garanzia Giovani! Cerchiamo di fare chiarezza su come può essere utilizzato dalle aziende, e quali i benefici ottenibili. Dunque: Progetto Garanzia Giovani… come funziona? Ecco tutte le risposte.

Come un’azienda può aderire al progetto?

Aderire al Progetto Garanzia Giovani, da parte dell’azienda, è semplicissimo, oltre che estremamente conveniente: è necessario consultare gli avvisi pubblici e i bandi regionali dedicati. In tali bandi e avvisi sono indicate le modalità di partecipazione e i prerequisiti di idoneità per beneficiare delle agevolazioni: dunque, Garanzia Giovani come funziona per le aziende e come l’azienda può aderire al progetto. Ma come si traduce nella pratica? Il consulente aziendale del lavoro inoltra all’INPS la richiesta di ammissione, consultabile sul Portale delle agevolazioni del sito dell’INPS, avvalendosi del modulo di istanza “NEET”. Esiste poi una terza possibilità: il Ministero, in sinergia con le principali associazioni di categoria, sta promuovendo percorsi di tirocinio e apprendistato, consultabili sul portale nazionale Garanzia Giovani.

Selezionata la risorsa, la procedura da avviare è analoga a quella prevista per un normale tirocinio extra curriculare; sarà solo necessario condurre parallelamente le pratiche con il Progetto Garanzia Giovani. Un limite? Garanzia Giovani non incentiva la mobilità interregionale. Dunque, i tirocini di pertinenza del Programma devono essere svolti sul territorio della regione di competenza della Garanzia.

Vantaggi e opportunità per le aziende

Il Progetto Garanzia Giovani conviene, in primis all’azienda. Sono infatti previsti bonus occupazionali per le nuove assunzioni e incentivi personalizzati. Vediamoli nel dettaglio:

Assunzioni a tempo indeterminato: il bonus per l’azienda varia da 1.500 a 6.000 euro, in funzione del grado di occupabilità del giovane. Al crescere della classe di profilazione della risorsa, il bonus ottenibile potrà ammontare al massimo del valore. 

  • Assunzioni a tempo determinato o in somministrazione: l’azienda potrà avere diritto a una cifra compresa tra i 1.500 e i 4.000 euro, in base alla profilazione del giovane, alla durata del contratto e alle differenze territoriali. 
  • Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (I livello): incentivo per l’attivazione del contratto compreso tra i 2.000 e i 3.000 euro, su base anagrafica. 
  • Apprendistato per l’Alta formazione e la Ricerca (III livello): incentivo per l’attivazione che può raggiungere i 6.000 euro. Si accede tramite avviso pubblico regionale. 
  • Tirocinio: l’indennità è in questo caso erogata dalla Regione, con una base di 300 euro. Alcune Regioni hanno poi stabilito che il servizio di pagamento dell’indennità di tirocinio avvenga attraverso l’INPS.
  • Autoimprenditorialità o Autoimpiego: incentivi per la creazione di impresa, sottoforma di microcredito. L’accesso avviene tramite avvisi regionali.

Ma non è tutto! L’iniziativa “Jobs for Youth”, promossa dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI), consente l’accesso a prestiti agevolati alle imprese che soddisfino criteri quali l’assunzione di un giovane e la predisposizione di formazione professionale. Sono allo stesso modo oggetto della convenzione le partnership con scuole e università e le imprese che presentino un assetto societario in cui la maggioranza del capitale è detenuto da under 29.

Per beneficiare di bonus e incentivi, sarà sufficiente allocare un NEET iscritto al Programma Garanzia Giovani. Non stiamo parlando solo di aziende: anche Fondazioni, Associazioni, Studi Professionali e Titolari di P.IVA possono essere coinvolti, se in possesso di tutti i requisiti previsti dal Regolamento regionale vigente in materia di tirocini extracurriculari.

Quanto pagano le aziende per Garanzia Giovani?

L’iniziativa Garanzia Giovani è di assoluto valore, ma le aziende come te, dalla loro prospettiva, si domandano lecitamente quali siano i vantaggi e i costi del servizio. Rispondiamo in maniera semplice. 

Ma soffermiamoci sullo stipendio Garanzia Giovani:per il tirocinio, è previsto un minimo di 300 euro per il tirocinante iscritto a Garanzia Giovani. Tale bonus è ovviamente variabile in funzione della specifica Regione ed è erogato dalla stessa direttamente allo/a stagista o rimborsato all’azienda. Ricordiamo inoltre che non occorre la busta paga anche se è obbligatoria la retribuzione, perché lo stage con Garanzia Giovani, come tutti gli stage, non costituisce un rapporto di lavoro subordinato!

Per l’apprendistato, la Regione pubblica degli avvisi a cui l’azienda, presente sul territorio, può accedere. I bonus sono per l’incentivo all’attivazione di un contratto e variano tra i 2.000/3.000 euro (per Apprendistato di I°Livello) e i 6.000 euro (per Apprendistato di III°Livello).

Infine, in caso di assunzione con garanzia giovani, ricevi i bonus direttamente dall’INPS e variano in funzione dell’inquadramento della risorsa (dai 1.500 euro ai 6.000 euro circa). 

Perchè un’azienda dovrebbe aderire al progetto e non farsi sfuggire questa occasione?

Cos’è Garanzia Giovani? Il Programma Garanzia Giovane è un’opportunità. Coglierla significa investire sul capitale umano di un giovane, formarlo e accompagnarlo nel mondo del lavoro; e se questo non è un motivo sufficiente per usufruirne, l’agevolazione – fruibile in 12 quote mensili a partire dalla data di assunzione del giovane – prevede:

  • Per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato (comprese le proroghe), il 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro fino ad un massimo di 4.030 euro;
  • Per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato, la contribuzione previdenziale a carico dei datori di lavoro fino ad un massimo di 8.060 euro su base annua.

Il bonus massimo riconoscibile per l’apprendistato professionalizzante coincide con quello previsto per i rapporti a tempo indeterminato, qualora il rapporto abbia una durata uguale o superiore ai 12 mesi.

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