SPID per le aziende: tutto quello che devi sapere

Spid per le aziende: tutto quello che devi sapere

Ormai, se non hai lo SPID sei un’azienda che potrebbe incontrare dei rallentamenti burocratici. Se è rimasto qualcuno che ancora non sa di cosa si tratti e si trova dall’altra parte dello schermo in questo momento, ecco la risposta!

SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale, ed è funzionale ad accedere ai servizi online erogati dalla pubblica amministrazione e dai privati aderenti. L’accesso è consentito da pc, tablet e smartphone; puoi ottenerlo gratuitamente o con un sistema di gestione a pagamento.

Questa era un’introduzione, perché noi oggi siamo qui per parlare di un altro argomento: lo SPID per aziende, come utilizzarlo, a cosa serve, chi deve averlo e tutto ciò che riguarda le credenziali SPID per azienda. Siete pronti? Partiamo!

Cos’è lo SPID per le aziende?

Era novembre 2019, e l’autunno portava con sé una succosa novità: lo SPID per aziende! L’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) proprio in quel periodo pubblicava le Linee guida per ottenere e usare correttamente lo SPID da parte delle aziende.

Non si chiama più SPID, ma assume la nomenclatura di eiDup. Entrato in vigore a partire dal 1 dicembre 2019, diversi segnali ci hanno fatto capire che la sua funzione – a molti – non è ancora chiarissima!

Quando lo SPID non riguarda solo l’identità digitale di una persona, può essere: 

  • eIDup per persona fisica: utilizzato dai liberi professionisti; 
  • eIDup per persona giuridica: dedicato a chi rappresenta un’organizzazione o un’azienda.

A cosa serve averlo?

Ad assolvere moltissime funzioni, che possiamo così riassumere: semplificare il rapporto da sempre complicato tra imprese e Pubblica Amministrazione. Le questioni burocratiche per chi è dotato di identità digitali sono infatti molto più smart!

Documenti personali, pagamenti di sanzioni, imposte, atti: nulla di tutto ciò è evidentemente piacevole per chi deve occuparsene, ma tramite lo SPID aziende quantomeno diventa veloce liberarsi di queste incombenze!

Quali sono i fornitori?

Ottenere lo SPID ad uso professionale è semplice, occorre visitare questi portali! Si tratta di Gestori di Identità Digitale accrediti alla fornitura di Identità Digitale per uso professionale: 

  • Namirial (identità digitale uso professionale della persona fisica)
  • Register 
  • InfoCert (identità digitale uso professionale della persona fisica)
  • Poste Italiane (identità digitale uso professionale della persona fisica)

Chi deve averlo?

Chi lo usa per lavoro! Dunque, i liberi professionisti con Partita IVA, sia i dipendenti che rappresentano la propria azienda a livello lavorativo. L’autorizzazione in questione deve però essere fornita dall’azienda stessa.

In caso di problemi, su chi ricade la colpa? Sulla persona intestataria dello SPID, che dovrà avere grande cura di proteggere la privacy del proprio SPID. Come sempre quando entrano in gioco i dati sensibili, occorre stare molto attenti!

Un caso particolare è quello di un libero professionista, chiamiamolo anche freelance, che fa riferimento a diversi datori di lavoro: può avere più eiDup per persona giuridica, uno per ogni azienda o datore di lavoro per cui svolge il proprio impiego. Avrà anche – e in questo caso solo uno – un eiDup per persona fisica.

La gestione dello SPID professionale in azienda: come funziona

La gestione dello SPID professionale è responsabilità di svariate personalità all’interno dell’azienda, che dunque non detengono l’intera capacità decisionale sulla questione identità digitale. Chi sono queste persone? 

  • Utente di governo: è colui che indica quali dipendenti e consulenti possono ottenere lo SPID professionale, ma non può autorizzare l’accesso. Si tratta dell’unica figura autorizzata a richiedere la revoca dello SPID professionale.
  • Utente di gestione: invece, è colui che permette l’accesso di un dipendente alla propria identità digitale.

Il gestore della piattaforma (trovate più in alto le piattaforme autorizzate) comunica periodicamente all’azienda i nominativi dei dipendenti che usufruiscono dell’eiDup, così che l’azienda in questione possa avere il quadro completo delle utenze.

Un’Italia sempre più digitale, improntata al cambiamento e stimolata al suo raggiungimento: ad oggi, non tutte le PA sono iscritte al programma, ma siamo ragionevolmente fiduciosi sull’incremento atteso nei prossimi anni.

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