Differenza tra operaio e impiegato: è semplice come sembra?

Differenza tra operaio e impiegato: è così semplice?

La differenza tra operaio e impiegato rientra tra quelle questioni su cui spesso tendiamo a non interrogarci troppo: forse perché scontata, forse perché riteniamo che la risposta si situi in quel sapere condiviso in materia di giurisprudenza lavorativa su cui non occorre farsi troppe domande. 

Come tutte le domande complicate, non potevamo non andare più a fondo e raccontare a datori di lavoro e curiosi qualche specifica in più sull’argomento. Si tratta di un’informazione chiara da conoscere in fase di stipula di contratti, ma anche per rapportarsi con i propri dipendenti con cognizione di causa e conoscenza appropriata dell’argomento. Buona lettura!

Qualche cenno di storia

Torniamo indietro nel tempo, perché conoscere il passato non di rado permette di comprendere meglio il presente. Nello specifico, ci troviamo tra gli ultimi anni del 1800 e i primi del 1900, e possiamo affermare che – sulla base dei dittami del periodo – la suddivisione proposta avesse un senso molto chiaro.

Nel periodo in questione, l’impiegato era colui che sapeva leggere e scrivere, dunque utilizzare i simboli grafici, mentre l’operaio si configurava come un lavoratore analfabeta allocato nelle mansioni che non richiedevano l’utilizzo dei simboli della scrittura. Questo ha portato alla realizzazione di sistemi gerarchici non corrispondenti alle reali mansioni che i lavoratori svolgevano.

Una curiosità per gli appassionati di storia? Il 3 dicembre 1906 a Torino viene firmato il primo contratto collettivo di lavoro, tra la Società automobilistica Itala e la Fiom (Federazione Italiana Operai Metallurgici). Mentre il CCNL è introdotto ufficialmente nella legislazione italiana durante il ventennio fascista.

Un sistema da contestualizzare, che molto presto ha mostrato falle sia sul piano sociale che produttivo e che ha portato alla definizione di un nuovo sistema di classificazione professionale, di cui stiamo per parlarci!

Ad oggi, qual è la differenza tra operaio e impiegato?

Dunque, ad oggi, qual è la differenza tra impiegato e operaio, scendendo nel lessico tecnico? Proponiamo l’opinione della giurisprudenza vigente, consapevoli del fatto che non esaurisca l’argomento in toto e che si presti ad interpretazioni spesso fumose e fuorvianti. 

Prescindendo dalle mansioni e non soffermandoci sulla differenza contrattuale tra operaio e impiegato, la dottrina ha affermato che l’operaio collabori nell’impresa, mentre l’impiegato collabori all’impresa. Cosa significa? Che il primo si dedica all’attività produttiva-manuale, mentre il secondo a quella organizzativa-intellettuale

Rispetto a questo, abbiamo delle riserve: fortunatamente dal “biennio di lotta” ovvero gli anni 1968-1970 e dall’impegno sindacale e successiva concertazioni è scaturita una migliore ripartizione delle categorie lavorative, che molto hanno anche a che fare con mansioni, stipendio e busta paga (anche se sappiamo che le questioni da risolvere non sono finite).

Il ruolo dei contratti collettivi nazionali del lavoro

I contratti collettivi nazionali del lavoro hanno l’obiettivo di disciplinare tutte quelle questioni che potrebbero essere lasciate al libero arbitrio e alla libera interpretazione. Sono sovrani su svariati aspetti della disciplina lavorativa, ma non sono obbligatori. 

Riguardo al caso di cui ci occupiamo oggi, ovvero la differenza tra operaio e impiegato, è proprio nel CCNL che troviamo le risposte che cerchiamo: ad esempio, nel CCNL Commercio lo stesso livello è condiviso da impiegati d’ordine e operai qualificati e specializzati, da impiegati di concetto e operai specializzati provetti. Questo per evidenziare come a fare la differenza sia anche la specificità delle competenze possedute, l’esperienza accumulata, la qualifica e le mansioni effettivamente assegnate.

Il caso del CCNL metalmeccanici

Il caso più frequente quando si parla del tema differenza tra operaio e impiegato è quello del CCNL metalmeccanici, dove è recente l’aggiornamento dei livelli di inquadramento. La suddivisione ha come criterio la responsabilità del ruolo ed è in ordine crescente da D a A, e ha al suo interno un’ulteriore suddivisione numerica da 1 a 3, mentre per l’operativo solo da a 1 a 2.

Abbiamo esplorato la tematica, e l’ultima informazione che vogliamo aggiungere è che il codice qualifica INPS associato al lavoro di operaio è l’1, mentre quello associato all’impiegato è il 2. Consapevoli che molto si potrebbe ancora fare per giungere a una definizione più limpida di queste categorie impiegatizie, ci rivolgiamo a chi ci legge: se l’esigenza è reperire queste figure, oltre a conoscerne ogni dettaglio, Jobtech può aiutare: con i nostri servizi di ricerca e selezione e somministrazione di lavoro, possiamo rispondere immediatamente alle esigenze delle aziende, offrendo una consulenza anche a chi è indeciso sulla tipologia di profilo (impiegato o operaio? Parliamone insieme!).

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