L’obbligo di sindacato in azienda in base al numero di dipendenti

Obbligo sindacato in azienda numero di dipendenti

Se la tua azienda sta per valicare il numero di 15 dipendenti, dovresti sapere che i dipendenti avranno nuovi diritti, e in questo articolo ci occupiamo di uno in particolare: il diritto di indire l’assemblea sindacale

Il sindacato in azienda è un obbligo in base al numero di dipendenti? No, ma è un diritto che possono esercitare qualora il numero di dipendenti in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo siano presenti più di 15 persone impiegate in modo subordinato.  Uguali disposizioni si applicano alle imprese agricole con più di 5 dipendenti: lo prevede lo statuto dei lavoratori. 

Che cos’è il sindacato

Partiamo dalle basi: il sindacato è un’organizzazione, e ha il compito di rappresentare, difendere e tutelare i diritti dei lavoratori. Lo fa, un primo luogo, attraverso accordi vincolanti che regolamentano i rapporti di lavoro, ovvero i contratti collettivi. 

Di pertinenza sindacale sono anche manifestazioni e scioperi, indetti per dare voci ai diritti dei lavoratori: l’obiettivo è dare rilievo a particolari situazioni di crisi, e in ultima istanza esporre le richieste dei lavoratori al Governo e ad altre istituzioni, nazionali o locali.

A livello aziendale, avviene la stessa cosa, ma in scala ridotta: eletti i rappresentanti sindacali aziendali, il sindacato prende parte alla vita dell’azienda. Si occupa di casi come le procedure di licenziamento collettivo o riduzione dell’orario di lavoro, o di qualunque evenienza rechi danno ai dipendenti dell’impresa.

Rsa e Rsu: di cosa si tratta

Se sei un datore di lavoro, è molto probabile che tu abbia già sentito o letto queste sigle: Rsa è l’acronimo di “Rappresentanza sindacale aziendale”, ed è l’organizzazione attraverso la quale il sindacato si esprime in azienda. Deriva dall’iniziativa dei lavoratori e ha qualificazione sindacale. 

Le Rsa possono essere costituite per iniziativa dei lavoratori, nelle aziende con più di 15 dipendenti. Possono avere luogo in on ogni unità produttiva, in riferimento alle associazioni sindacali firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati a quell’unità produttiva. In caso di più unità produttive, le rappresentanze sindacali aziendali possono dotarsi di propri organi di coordinamento.

E le Rsu? Sono le “Rappresentanze sindacali unitarie”, e sono disciplinate da accordo interconfederali, alle quali viene delegata la contrattazione a livello aziendale o territoriale. Loro responsabilità è la negoziazione di aspetti rilevanti come i contratti collettivi nazionali.

Perché i lavoratori si iscrivono a un sindacato

Se non ti è ancora chiaro perché i lavoratori si iscrivono o istituiscono un sindacato nella tua azienda, al posto di venire direttamente da te a parlare di eventuali problemi, ecco qualche motivazione. 

  1. Assistenza e consulenza in materia fiscale, formativa, previdenziale, e in ambito dei diritti dei lavoratori; 
  2. Assistenza riguardo alle controversie col datore di lavoro: controllo della busta paga e della documentazione lavorativa, impugnazione licenziamenti, provvedimenti disciplinari, rapporti con enti previdenziali e assicurativi; 
  3. Offerta di agevolazioni per la fruizione di servizi bancari e assicurativi
  4. Organizzazione di attività di ricreazione e formazione: orientamento professionale, attività di svago e ludiche, sconti per prendere parte ad attività come spettacoli o rassegne.

Il sindacato può essere percepito dal lavoratore come un “porto sicuro” dove trattare problematiche che intercorrono tra lui e l’azienda, potendo contare su un sostegno e persone in grado di consigliarlo e assisterlo.

Divieto di sanzioni e atti discriminatori verso i dipendenti

Forse scontato, ma ricordiamo ai datori di lavoro che costituire, partecipare o aderire ad associazioni sindacali all’interno dei luoghi di lavoro è un diritto dei lavoratori, e lo Statuto dei lavoratori conferma la legittimità di tali atti. 

Atti o comportamenti dei datori di lavoro volti a discriminare i lavoratori iscritti a un sindacato, inclusi trattamenti peggiori – anche economici – rispetto ad altri colleghi non sono ammissibili, e sono punibili con sanzioni. 

Allo stesso modo, il lavoratore non può essere licenziato per l’adesione a un’associazione sindacale: se il datore di lavoro recede dal contratto, è prevista la reintegrazione del lavoratore e un risarcimento del danno.

Il datore di lavoro che ostacoli l’attività sindacale del personale o la sua gestione, incluso il diritto di sciopero, pone in essere una condotta antisindacale, che può indurre gli organismi locali dei sindacati a fare ricorso al Tribunale e al giudice del lavoro.

I datori di lavoro non possono costituire sindacati, ma possono impegnarsi per garantire ai dipendenti un trattamento equo, corretto e che valorizzi il loro percorso professionale, l’ambizione e l’unicità di ognuno di loro. 

Se vuoi discutere con noi di retribuzioni, employer branding, diritti dei lavoratori e obblighi per le aziende con più di 15 dipendenti, consulta la nostra pagina di servizi per le aziende oppure contattaci! 

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