Welfare aziendale: le iniziative per il benessere dei dipendenti.

Welfare aziendale

Le iniziative di welfare aziendale sono sempre più diffuse, i loro vantaggi sono innegabili e i dipendenti ne sono entusiasti. In questo articolo vogliamo parlare in modo maggiormente approfondito di cosa sia il welfare per aziende, perché convenga alle imprese e quale sia il suo significato. 

Ma prima, una considerazione: dopo la crisi sanitaria che abbiamo vissuto, molti paradigmi lavorativi sono stati abbattuti. Costretti nelle loro case, i lavoratori hanno cambiato orari, ritmi e abitudini e non sono più disposti ad accettare molte condizioni che prima erano parte della loro normalità. Un piano welfare è certamente uno strumento di compensazione, premiante e volto a incoraggiare i lavoratori nel raggiungimento dei loro obiettivi. Detto questo, scopriamo di più.

Cos’è il welfare aziendale?

Una definizione e scegliamo quella dell’Enciclopedia Treccani: “Per welfare aziendale si intende il complesso delle erogazioni e prestazioni che un’azienda riconosce ai propri dipendenti con lo scopo di migliorarne la vita privata e lavorativa. Chiara, ma c’è molto, molto di più.

Un piano welfare si configura come elargizione liberale da parte di un’azienda, un ente o un’organizzazione, che – tramite l’erogazione di prodotti o servizi ai propri dipendenti – mira a incentivare la forza lavoro coniugando la responsabilità sociale d’impresa, ottenendo forme di benessere che non concorrono alla formazione del reddito del dipendente.

Come funziona?

Illustriamo alcuni scenari di funzionamento delle politiche di welfare aziendale, lasciando a voi la valutazione su quale meglio si adatti alla conformazione della vostra azienda e ai desideri dei lavoratori: può essere associato alla parte variabile della retribuzione, oppure può configurarsi come conversione totale o parziale di un premio di risultato. In altri casi – piuttosto rari, ma esistenti – il welfare è frutto di un accordo sindacale.

Le piattaforme di welfare tra cui scegliere sono diverse, ma ciò che davvero rende strategico un piano di questo genere è assicurarsi che contenga i benefit di cui i lavoratori potrebbero fruire: dalle polizze sanitarie, ai corsi d’inglese, ai centri estivi per bambini oppure un aiuto per i parenti anziani, per arrivare ai buoni acquisto per tecnologia, abbigliamento o spese domestiche.

Quali sono i vantaggi per le imprese?

I vantaggi sono diversi e stiamo per illustrarli, ma sulla questione fiscale faremo un affondo speciale tra qualche paragrafo!.

  • I dipendenti sono stimolati (ulteriormente) a dare il massimo, grazie a un sistema premiante;
  • i lavoratori, se dispongono di strumenti di sostegno al reddito, sono più felici del proprio lavoro e dell’azienda in cui lo svolgono; 
  • può adattarsi a qualsiasi azienda e categoria professionale;
  • migliora il work-life balance dei dipendenti e questo non ha prezzo: i lavoratori saranno orgogliosi e fieri di essere inseriti in un contesto attento alle loro necessità e che mette il loro benessere al primo posto.

Perché è importante il welfare aziendale?

Perché è un modo per dire al lavoratore “Bravo, te lo sei meritato”: i lavoratori sono sempre più attenti all’equilibrio vita-lavoro e a cosa concretamente faccia l’azienda per realizzarlo. Un sistema premiante non sarà mai l’unico vettore decisionale di una persona che sta valutando se accettare o meno l’offerta che l’azienda gli ha fatto, ma sicuramente contribuirà.

Quindi parlando di welfare aziendale, i vantaggi si trovano nel fatto che accompagnerà un dipendente dal suo ingresso orientandone la scelta, alla sua permanenza nell’organizzazione, spronandolo a massimizzare la sua performance grazie ai bonus che può ricevere.

Come viene tassato il welfare?

La detassazione del welfare aziendale è sicuramente uno degli aspetti che lo rendono maggiormente interessante, agli occhi dei datori di lavoro e di chi all’interno delle imprese si occupa del benessere dei dipendenti.

A partire dal 2016, il trattamento del welfare è rientrato nelle Leggi di stabilità: nel 2018, il welfare aziendale ha subito l’ultima regolamentazione, che ha normato la conversione dei premi di produttività in welfare. 

Ad oggi, quando un premio di risultato viene convertito in welfare, per l’azienda è prevista la piena deducibilità. Per il dipendente, invece, gli importi convertiti non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali ed è inoltre ammessa la possibilità di superare le soglie di deducibilità normalmente previste per la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria integrativa. Possiamo proprio dirlo, conviene a tutti.

Qualche esempio chiarificatore.

Ecco alcuni dei servizi di cui i dipendenti potrebbero godere, se scegliessi un piano welfare per la tua azienda: 

  • Rimborso spese scolastiche, trasporti, sanitari, assistenziali;
  • Mutui, prestiti, fondi pensione; 
  • Buoni acquisto per carburante, shopping, abbigliamento, tecnologia, libri, corsi di formazione e viaggi; 
  • Servizi ricreativi come palestre e sport; 
  • Previdenza integrativa. 

Speriamo che alla domanda “Cos’è il welfare aziendale?” Tu ormai sappia rispondere, e che il nostro articolo ti abbia spiegato in modo comprensibile quali siano i vantaggi per l’azienda che sceglie il welfare per i propri dipendenti. 

Il nostro obiettivo è la creazione di relazioni di valore tra lavoratori e aziende, che sicuramente passa dal welfare, ma inizia con la selezione delle risorse giuste per ogni posizione, responsabilità e contesto aziendale. Se vuoi scoprire cosa possiamo fare con i nostri servizi di ricerca e selezione e somministrazione di lavoro, contattaci.

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