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Dalla candidatura al colloquio: tre consigli per un iter di selezione con i fiocchi.

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Leggi l’annuncio, prima di candidarti leggi l’annuncio…Relax, take it easy. Il team di recruiter sta lavorando per te.La spontaneità vince, ma quanto è bello arrivare preparati.
C’è un momento del tuo percorso professionale in cui aspetti di sapere cosa ne sarà di quella candidatura inviata qualche giorno prima. Ecco, questa parte della vita - questa piccola grande parte della tua vita - si chiama iter di selezione. E in questo articolo ti daremo tre spunti per affrontarlo nel modo giusto, un passo alla volta.

Leggi l’annuncio, prima di candidarti leggi l’annuncio…

Ah, non faceva così la celebre canzone di Fabrizio Moro? Va beh, diciamo che per l’occasione l’abbiamo un po’ riadattata. Perché siamo certi che non hai voglia di perdere tempo ed energie per sostenere un colloquio che non ti porterà ad intraprendere il percorso professionale che ti aspetti. E tutto inizia da quel fatidico momento lì, quello in cui ti imbatti in un annuncio di lavoro.

Online ce ne sono un’infinità e sappiamo che confondersi è normale. Soprattutto se hai necessità di iniziare a lavorare al più presto. Ma leggere scrupolosamente tutti i dettagli della posizione serve più che altro a te, per comprendere se effettivamente soddisfi i requisiti ricercati dall’azienda.

La proporzione è semplice: maggiore sarà l'attenzione che dedicherai alla lettura dell’annuncio, più alte saranno le probabilità che la selezione proceda nel modo giusto. E poi renderai felice il recruiter o la recruiter che ti contatterà, oltre a dimostrare grande consapevolezza del tuo talento, delle tue capacità e del percorso intrapreso fino ad oggi. In pratica devi leggere l’offerta e pensare “ehi, ma stanno cercando proprio me”.

Relax, take it easy. Il team di recruiter sta lavorando per te.

Chi si occupa di ricerca e selezione sta visionando attentamente tutte le candidature ricevute e iniziando a contattare le persone più idonee per quella opportunità. Questo significa, in pratica, che tutto quello che devi fare è semplicemente aspettare.

Anche perché è molto improbabile che continuare a contattare il recruiter o la recruiter di riferimento possa cambiare l’esito della selezione. Sicuramente è segno di grande interesse, ma è comunque importante rispettare il lavoro altrui nel frattempo che termini il processo di screening dei CV. Che è comunque lungo e dispendioso, soprattutto per chi come noi tiene tanto a non perdersi nessuna descrizione o elenco puntato.

E se ti passasse per la testa l’idea che nessuno ti contatta perché non vali abbastanza, ricordati che le agenzie per il lavoro sono un filtro tra chi cerca un’opportunità e l’azienda cliente, e devono quindi deve tenere conto delle necessità di quest’ultima. Quindi un feedback negativo potrebbe essere tale solo per questa volta.

La spontaneità vince, ma quanto è bello arrivare preparati.

Il momento del colloquio non è come quello di un’interrogazione a scuola. Se poi eri quel tipo di persona a cui bastava leggere gli appunti una volta sola e poi ricordava tutto a memoria - un po’ ti invidiamo - , sappi che davanti a chi deve selezionarti per un’opportunità di lavoro tutto cambia.

Parti comunque in estremo vantaggio, perché è di te che si parlerà tutto il tempo. Insomma, di fronte al tuo curriculum non potrai mica fare scena muta. E anche se fossi un talento nel rispondere alle domande trabocchetto dei recruiter - perché magari quando distribuivano il dono della parlantina eri in prima fila - sappi che prima o poi arriverà un momento in cui ti verrà chiesto di raccontare perché ti interessa proprio quell’azienda. E qui non si può mica improvvisare.

Per questo, ti consigliamo di informarti molto minuziosamente sulla realtà che per cui hai inviato la candidatura. In primis, perché alla referente aziendale - ovvero la persona che alla fine deciderà se assumerti - questo piacerà moltissimo. E poi perché avrai modo di entrare in contatto più da vicino con quello che potrebbe essere il tuo prossimo contesto lavorativo.

Inizia da questi tre semplici accorgimenti. Così, comunque vada, potrai contare sulla consapevolezza di aver fatto del tuo meglio. Che magari non è tutto, ma delle volte può essere abbastanza.

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