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Non rimandare a domani quello che puoi scoprire oggi sul trattamento di fine rapporto.

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“Trattamento di fine che?”Non tutti hanno diritto al trattamento di fine rapporto.Ok, proviamo a fare due conti.Agenzie per il lavoro e TFR: cosa devi sapere se hai un contratto con Jobtech.
Fa parte a tutti gli effetti della nostra retribuzione, eppure lo percepiamo solo quando il rapporto di lavoro giunge al termine. Il trattamento di fine rapporto - conosciuto più comunemente come TFR - in Italia esiste ormai da diversi anni, eppure la sua disciplina nasconde non pochi dubbi e incertezze. Di cose da raccontare ce ne sono parecchie, ma in questo articolo inizieremo a scoprire in particolare di cosa si tratta, chi ne ha diritto e come si calcola.

“Trattamento di fine che?”

Il trattamento di fine rapporto è una somma di denaro che un datore di lavoro deve versare ad un collaboratore o una collaboratrice alla fine del rapporto di lavoro, indipendentemente dalle motivazioni che hanno portato all’interruzione dello stesso. Ma non è sempre stato così: inizialmente il TFR spettava di diritto solo a chi aveva raggiunto l’età pensionabile, mentre oggi viene riconosciuto anche per dimissioni e licenziamento.

In pratica tutti i mesi accantoniamo una parte di reddito - quasi come fosse una riserva - che non percepiamo in busta paga, bensì ci viene riconosciuta all’interruzione del rapporto lavorativo. Una responsabilità - ma soprattutto un dovere - che spetta al datore di lavoro.

Ma veniamo alla domanda del secolo: perché è stato istituito il TFR? Beh, nel caso in cui ci si ritrovi senza lavoro - con una lunga lista di costi da sostenere e un sacco di progetti da accantonare - ecco che viene in “soccorso” il trattamento di fine rapporto, con lo scopo di garantire un ammortizzatore sociale in caso di perdita del lavoro per motivi indipendenti dalla propria volontà.

Non tutti hanno diritto al trattamento di fine rapporto.

Bensì solo chi possiede un rapporto di lavoro subordinato, indipendentemente dalla tipologia di contratto, dal livello di inquadramento professionale o dal settore di attività dell'azienda.

Le persone assunte a tempo determinato, con un contratto stagionale o a progetto hanno diritto al TFR al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, così come chi ha un contratto di lavoro part time o chi lavora in regime di apprendistato (purché sia stato maturato almeno un anno di lavoro effettivo). Anche i lavoratori che si trovano in cassa integrazione o in congedo parentale hanno diritto al TFR, ma solo per il periodo di lavoro effettivo svolto.

In pratica il trattamento di fine rapporto non spetta a lavoratori autonomi o liberi professionisti, ma solo ai dipendenti che hanno un contratto di lavoro regolare.

Ok, proviamo a fare due conti.

Premessa: non sappiamo se nel corso del tuo percorso professionale ti troverai a dover calcolare in autonomia il TFR che ti spetta, ma se proprio vuoi dilettarti con la matematica ecco qualche informazione che potrà tornarti utile.

In sintesi, il TFR viene calcolato applicando una percentuale all'ultima retribuzione mensile lorda e moltiplicandola per il numero di anni di lavoro effettivo maturati dal lavoratore. L'importo calcolato viene poi diviso per 13,5 mensilità (tenendo conto di eventuali frazioni di mese) ed ecco che avrai ottenuto l'importo mensile del tuo TFR.

Ad esempio, se la tua retribuzione lorda mensile è di 2.000 euro e hai lavorato per 10 anni, il calcolo che dovrai fare per scoprire il tuo TFR lordo sarà il seguente:

2.000 euro (retribuzione lorda mensile) x 10 (anni di lavoro) / 13,5 = 14.814,81 euro.

Ma non dimenticare che il TFR è soggetto alle tasse e alle ritenute previdenziali, quindi il netto che percepirai sarà inferiore alla cifra calcolata.

Agenzie per il lavoro e TFR: cosa devi sapere se hai un contratto con Jobtech.

Ti hanno proposto un contratto con un’agenzia per il lavoro e ti chiedi cosa ne sarà del tuo TFR? Innanzitutto, devi sapere che le agenzie per il lavoro non hanno obblighi in merito al trattamento di fine rapporto dei lavoratori e delle lavoratrici che supportano. La responsabilità del pagamento spetta al datore di lavoro, ovvero all'impresa committente che ha necessità di stipulare il contratto.

Tuttavia le agenzie per il lavoro possono offrire consulenza per i lavoratori e le lavoratrici che intendono sapere cosa fare del proprio TFR, offrendo informazioni sui fondi pensione integrativi, sulla possibilità di destinare una parte del TFR all'acquisto della prima casa, e così via. In Jobtech, ad esempio, potrai contare su un team dedicato che risponderà alle tue domande e ti darà tutti gli strumenti di cui hai bisogno per gestire al meglio tutto ciò che riguarda il tuo contratto.

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