Indennità di cassa: cos'è, come calcolarla e a chi spetta
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Indennità di cassa: a chi spetta e quando erogarla“Indennità maneggio denaro”: a quanto ammonta?Indennità non pagata: le conseguenze per il datoreAmmanco di cassa: le conseguenze per il dipendenteIndennità di cassa: a chi spetta e quando erogarla
L’indennità di cassa, detta anche indennità di maneggio denaro (e forse così è più chiaro individuarne il fine ultimo) è uno degli elementi accessori della busta paga, di cui vi avevamo brevemente accennato in un articolo relativo ai livelli del CCNL commercio. È importante specificare che queste cifre in denaro sono stabilite dai contratti collettivi, e non da una disposizione legislativa, e sono volte al riconoscimento di una sorta sorta di “tutela” a tutti quei lavoratori che nello svolgimento della loro professione, si ritrovano a maneggiare il denaro per conto del datore di lavoro. Ma perché mai istituire un’indennità di cassa? Per compensare i possibili rischi o errori contabili che possono verificarsi nel maneggiare i soldi, come ad esempio una restituzione non corretta dei resti, l’accettazione di monete o banconote false, ammanchi di cassa… Questo significa che, a prescindere che tu sia un cassiere di supermercato, un addetto contabile di un’azienda, o un lavoratore che custodisce il denaro per il proprio datore di lavoro, riceverai questo corrispettivo sotto forma di indennità mensile. Ci sono solo due requisiti essenziali: devi lavorare in modo continuo e avere piena e completa responsabilità della gestione di cassa. Quindi, se ti stai chiedendo se una commessa avrà diritto all’indennità di cassa, la risposta è che ne avrà diritto nella misura in cui tra le sue mansioni ci sarà quella di cassiera.“Indennità maneggio denaro”: a quanto ammonta?
Di quanti soldi stiamo parlando quando ci riferiamo all’indennità di cassa? Anche in questo caso entrano in gioco i contratti collettivi! Per quanto riguarda il CCNL Commercio, che è quello cui ci stiamo riferendo, l'indennità di cassa è il 5% della busta paga. In particolare, è compito di ogni singolo contratto collettivo CCNL:- individuare casistica per casistica il presupposto cui si collega l’attribuzione di questa indennità;
- stabilire la misura dell’indennità stessa, generalmente calcolandola in proporzione alla paga base.
Indennità non pagata: le conseguenze per il datore
Una mancata corresponsione dell’indennità di cassa può essere un problema per il datore di lavoro? Assolutamente sì, e anche abbastanza gravi, perché per lui costituisce un dovere ed un obbligo che può essere stabilito non solo dal CCNL di riferimento, ma anche da un contratto interno aziendale o un contratto individuale con il dipendente. Il nostro consiglio è quello di verificare sempre che l'indennità sia prevista dal tuo contratto o dal CCNL a cui appartieni, perché altrimenti non sarai tutelato e il datore di lavoro potrà avvalersi direttamente su di te.Ammanco di cassa: le conseguenze per il dipendente
Può capitare, soprattutto durante giornate particolarmente pesanti e con un’affluenza importante di clienti, che a fine giornata i conti in cassa non tornino. Questa situazione si chiama ammanco di cassa. Potrebbero essere stati corrisposti resti sbagliati, oppure che i soldi sono stati persi, nella peggiore delle ipotesi addirittura che qualcuno abbia commesso un furto. Che cosa succede al dipendente in questi casi? Accadimenti del genere sono molto spiacevoli, e soprattutto sono il motivo per cui è stata istituita l’indennità di cassa, trattandosi di una circostanza stressante e che può causare un disagio per il lavoratore che si trova a maneggiare il denaro. Quando si verifica un ammanco di cassa, bisogna sempre ripercorrere l’accaduto cercando di risalire alla fonte del problema. Solitamente però non è previsto il licenziamento, e viene quasi sempre dato per scontato che si tratti di una semplice “dimenticanza” da parte del dipendente, a meno che non venga provata la sua intenzione ad appropriarsi del denaro. Potrebbe essere comunque previsto, per tutti i contratti di lavoro che prevedono l’indennità di cassa, una diretta responsabilità nel caso di ammanchi a seguito di errori nel conteggio del denaro. Insomma, l’indennità di cassa vale un po’ come una garanzia: se a fine giornata ci sono degli ammanchi di cassa l’azienda può scalarli dalla quota dell’indennità del lavoratore, garantendo comunque la retribuzione ordinaria. Differente è la questione se il dipendente non ha emesso uno o più scontrini: in questo caso egli potrà essere licenziato in quanto sotto la sua responsabilità sarà venuto meno un obbligo fiscale importantissimo per ogni negozio. Ti abbiamo tolto ogni dubbio sull’argomento? Jobtech è un agenzia per il lavoro 100% digitale, e offriamo servizi quali la somministrazione di lavoro, lo staff leasing e la ricerca del personale. Se sei interessato a conoscere più informazioni, contattaci! Possiamo proporti numerose soluzioni per aiutare a crescere il tuo business.Cerchi personale per la tua azienda?
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