Ferie negate per mancanza di personale: il datore di lavoro può farlo?

La mancanza di personale è un problema comune in molte aziende, specialmente durante i periodi di ferie. Uno scenario che può portare i datori di lavoro a chiedersi se in alcune circostanze possono legittimamente negare le ferie ai propri dipendenti. Vediamo cosa dice la normativa vigente e come affrontare questa situazione nel modo giusto, un passo alla volta. 

Si chiama “diritto alle ferie” perché è un diritto. Partiamo da qui.

In Italia il diritto alle ferie è garantito dall’articolo 36 della Costituzione, che afferma che ogni lavoratore e lavoratrice ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite. Questo diritto è ulteriormente regolamentato dal Codice Civile all’articolo 2109, il quale stabilisce che il periodo di ferie deve essere concordato con il datore di lavoro, tenendo conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore:

“Il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite, possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilirà, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro.”

La giurisprudenza italiana ha più volte confermato che, pur essendo un diritto irrinunciabile del lavoratore e della lavoratrice, le ferie possono essere programmate dal datore di lavoro in funzione delle esigenze aziendali. Parliamo delle cosiddette “ferie forzate” (o “ferie d’ufficio“), ovvero imposte dal datore di lavoro ai dipendenti in modo unilaterale, spesso per ragioni legate alle necessità operative, economiche o organizzative dell’azienda. Può verificarsi in varie situazioni, ma la più comune è sicuramente quella delle chiusure aziendali programmate.

Mentre questa circostanza è di norma più o meno accettata dal personale (che solitamente si trova con due settimane di ferie ad agosto imposte dall’azienda, senza la possibilità di pianificarle per conto proprio), cosa può succedere in caso di ferie negate per mancanza di personale?

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Negare le ferie per esigenza di servizio, cosa significa?

L’espressione “esigenza di servizio” nel contesto del diritto del lavoro italiano si riferisce a tutte quelle circostanze e necessità operative che rendono indispensabile la presenza del dipendente sul luogo di lavoro, impedendogli di godere delle ferie in un determinato periodo.

Queste esigenze possono derivare da diverse situazioni e variabili aziendali, come ad esempio:

  • Picchi di lavoro: periodi di intensa attività in cui l’azienda ha bisogno di tutto il personale disponibile per gestire un volume di lavoro superiore alla norma. Molte aziende, specialmente quelle nel settore turistico o retail, affrontano periodi di alta domanda stagionale. Ad esempio, durante le festività natalizie o il periodo dei saldi, i negozi al dettaglio possono avere bisogno di tutto il personale disponibile per gestire l’afflusso di clienti;
  • Assenze improvvise: situazioni in cui altri dipendenti sono assenti per malattia, infortunio o altre ragioni, richiedendo la presenza di chi è disponibile per mantenere l’operatività;
  • Progetti urgenti: necessità di completare progetti o compiti specifici che richiedono la competenza o l’intervento del dipendente, spesso legati a scadenze stringenti. Ad esempio, in un’azienda di costruzioni, la consegna di un progetto nei tempi stabiliti può richiedere la presenza costante del personale incaricato;
  • Eventi straordinari: situazioni impreviste come emergenze aziendali, guasti tecnici, situazioni di crisi come emergenze sanitarie, incidenti sul lavoro o eventi naturali (es. alluvioni, terremoti) che richiedono una pronta reazione e la presenza del personale per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza.

Le “esigenze di servizio” rappresentano quindi un insieme di necessità operative aziendali che prevalgono temporaneamente sul diritto del dipendente a fruire delle ferie.

Ferie negate, tutela per lavoratori e lavoratrici.

Abbiamo visto che in alcune occasioni il datore di lavoro può richiedere ai dipendenti di annullare o posticipare le ferie già programmate. Una decisione che – ci teniamo a ricordarlo – deve essere motivata da necessità aziendali oggettive e documentate.

Il rinvio delle ferie non può diventare una prassi abituale: i giorni di riposo devono essere fruiti generalmente entro l’anno di maturazione, salvo diversi accordi previsti dal contratto collettivo di lavoro. Questo perché se le ferie non vengono godute entro i termini stabiliti, il datore di lavoro può incorrere in sanzioni e il lavoratore ha diritto a un risarcimento.

Negare le ferie per mancanza di personale è una misura estrema e deve essere adottata solo in situazioni eccezionali e ben giustificate. Perché questa pratica, seppur talvolta necessaria per motivi aziendali come picchi di lavoro, assenze improvvise o crisi economiche, può influenzare negativamente il morale e la produttività dei dipendenti, portando a stress, burnout, riduzione dell’efficienza, aumento degli errori, turnover e assenteismo.

Per questo è importantissimo trovare un equilibrio tra le esigenze aziendali e i diritti dei dipendenti, pianificando con attenzione e comunicando chiaramente eventuali cambiamenti. 

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