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Il mondo delle risorse umane non è più quello di una volta. In questi anni il settore ha assistito ad un cambiamento radicale che ha costretto chi opera in questo mercato ad adeguarsi ad un nuovo contesto in cui la tecnologia gioca un ruolo importantissimo. E chi meglio di Jobtech, la prima agenzia per il lavoro italiana completamente digitale, può affermarlo con assoluta certezza?
Sono nati strumenti innovativi, nuove figure professionali e nuovi approcci ai tradizionali metodi di ricerca e selezione. Il social recruiting, protagonista di questo articolo, è proprio uno di questi. I social media hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si informano, condividono esperienze e interagiscono tra loro. Non potevano di certo rimanere esclusi nell’elenco dei canali utilizzati da un recruiter per scovare i migliori talenti da portare a bordo del proprio team oppure – nel caso delle APL – da presentare alle aziende.
Vuoi saperne di più? Leggi e questo articolo e scopri tutto sul social recruiting!
Cos’è il social recruiting, come funziona e chi se ne occupa?
Il social recruiting – come si può evincere facilmente dal nome – non è altro che una tecnica di ricerca e selezione di personale che si avvale dei social media per individuare profili professionali online, solitamente molto qualificati. La nascita di questa pratica è piuttosto recente, di fatto avvenuta in concomitanza con la nascita dei social media stessi, anche se non è stata adottata sin da subito. Doveva prima essere studiata, compresa e testata, e con essa i benefici che poteva portare.
Fare ricerca e selezione sui social significa contattare potenziali candidati attraverso canali come LinkedIn, Facebook, Twitter o Instagram – anche se questi ultimi due non sono totalmente appropriati per questo tipo di attività – in modo da valutarne le competenze e verificarne l’idoneità ad una possibile mansione. Solitamente chi si occupa di social recruiting è anche intenzionato a capire qualcosa in più del candidato semplicemente dando un’occhiata al suo profilo personale. Un’attività messa in pratica da moltissime aziende prima di assumere la persona selezionata.
Ma non è solo l’assunzione il fine ultimo del social recruiting, quanto piuttosto la costruzione di un network professionale nel quale l’azienda che utilizza questa pratica potrà cercare di distinguersi dalle altre. Mostrarsi attivi e partecipativi alle discussioni online è sempre ben visto dai candidati che a loro volta saranno più propensi ad accettare l’impiego nel caso venissero contattati.
Chi si occupa di social recruiting? Potrebbe sembrare semplice a dirlo, ma la verità è che non tutti possono farlo. Sono indispensabili competenze specifiche, soprattutto in ambito digital. Ecco perché il diffondersi di questa tecnica ha direttamente dato origine ad un nuovo professionista, che oggi definiremmo proprio social recruiter.
I principali vantaggi del social recruiting
Ok, sembra tutto molto interessante. Ma perché scegliere il social recruiting e non uno dei tanti metodi tradizionali? Vediamo insieme i principali vantaggi della pratica:
- Permette di raggiungere un numero molto più ampio di profili, proprio perché tutti coloro che utilizzano i social media possono essere contatti;
- Permette di conoscere i candidati anche dal punto di vista personale grazie alle informazioni che condividono sulla propria pagina o sulla bacheca dei gruppi a cui appartengono;
- Permette di ridurre i tempi di recruitment e di acquisire informazioni sui candidati molto più dettagliate rispetto a quelle che si otterrebbero consultando semplicemente il curriculum vitae;
- Permette di intercettare talenti che altrimenti non sarebbero raggiungibili, soprattutto se non sono in ricerca attiva di un impiego;
- Permette di avere maggiore controllo sulla reputazione online dell’azienda e può essere inoltre utilizzato come strumento di personal branding.
Social recruiting: da dove iniziare?
Se il business principale della tua azienda è incentrato sulla ricerca e selezione del personale oppure desideri formare una squadra di recruiter per incrementare il tuo organico, conoscere le tecniche di social recruiting potrebbe tornarti utilissimo. Ma se prima di questo articolo non ne avevi mai sentito parlare, come puoi concretamente metterle in pratica?
La scelta più ottimale sarebbe proprio quella di assumere figure professionali ad hoc. Questo perché il social recruiting ha a che fare soprattutto con la talent acquisition, un processo più strategico mirato alla selezione di profili specializzati, che per altro sono proprio i più attivi online.
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