Un’azienda in cassa integrazione può assumere?

Lo scenario di un’azienda in cassa integrazione presuppone una situazione di crisi, quindi – a monte dell’argomento assunzioni – consigliamo di valutare se non ci siano aiuti economici di cui sia possibile usufruire.

In questo articolo rispondiamo ad alcune domande che gravitano intorno alla questione “Un’azienda in cassa integrazione può assumere?”, perché le variabili sono diverse e – per scostarci dal generico – occorre considerarle tutte.

Addentriamoci allora nell’argomento, partendo da alcune nozioni da conoscere in merito alla cassa integrazione. Buona lettura!

Cassa integrazione: cos’è?

Balzata alla ribalta più di quanto già non lo fosse durante le fasi più aspre e stringenti della pandemia da coronavirus, la cassa integrazione – tecnicamente, “Cassa Integrazione Guadagni” (CIG) – è un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori in difficoltà

Le difficoltà che prevedono l’erogazione di questo ammortizzatore sono quelle relative a riduzioni o sospensione del rapporto di lavoro, e la CIG ha l’obiettivo di sostenere economicamente il salario, dato che la difficoltà non dipende dai lavoratori ma dall’azienda. 

Ne sono destinatari quadri, impiegati, operai, apprendisti, lavoratori titolari di un contratto di inserimento, solidarietà o soci delle società di cooperative di produzione e lavoro. Esclusi i dirigenti e i lavoratori a domicilio.

Le recenti evoluzioni economiche del Paese, dovute alla crisi sanitaria, hanno disposto la cassa integrazione per aziende con meno di 15 dipendenti, ma il sussidio potrà essere erogato per un massimo di 12 mesi. Come vedremo a breve, la disciplina disponeva di avere almeno 15 lavoratori a libro paga.

Il DL Cura Italia ha invece disposto la CIGD anche per le aziende con meno di 5 dipendenti, senza la necessità di un accordo o intesa tra Enti territoriali e organizzazioni sindacali. Dunque, cassa integrazione per aziende con meno di 5 dipendenti? Sì, ma non è così semplice ottenerla a causa della procedura definita “poco chiara”.

Cassa integrazione straordinaria

Detta CIGS, è una somma erogata dall’INPS per sostenere il reddito dei lavoratori di aziende in situazioni di crisi, riorganizzazione o contratti di solidarietà difensivi. Condizione per l’erogazione sono: 

  • l’acquisita anzianità nell’azienda, superiore ai 90 giorni; 
  • un numero maggiore ai 15 dipendenti, inclusi apprendisti e dirigenti, nel semestre che precede la domanda;

La durata massima è di 24 mesi, anche continuativi, in un quinquennio mobile.

Cassa integrazione ordinaria

Detta CIGO, ha l’obiettivo di rispondere a quelle crisi definite “di breve durata e natura transitoria”. Tali crisi non devono essere causate dal datore di lavoro o dai lavoratori, ma attribuibili a eventi non prevedibili. 

Il periodo massimo di fruizione è di 24 mesi in un quinquennio mobile, e gli aventi diritto sono i medesimi della CIGS. A fronte dalla crisi sanitaria, ricordiamo che il Decreto Sostegni ha prorogato di 28 settimane la Cassa integrazione guadagni in deroga, in scadenza al 31 dicembre 2021.

Ma l’azienda può assumere?

Occorrerebbe valutare perché un’azienda che benefici di aiuti statali per la retribuzione di dei dipendenti voglia assumere, ma non possiamo in questa sede farlo. Per rispondere alla domanda: sì, un’azienda in cassa integrazione è legittimata ad assumere, ma con delle precisazioni. 

La disciplina non stabilisce alcun divieto, ma sussistono delle clausole

  • il datore di lavoro deve essere in grado dimostrare che il nuovo ingresso sia assolutamente indispensabile; 
  • il neoassunto dovrà svolgere mansioni diverse da quelle dei lavoratori beneficiari di cassa integrazione. 

Questo non vale per ogni comporto produttivo, dunque il nostro consiglio è di valutare attentamente quali azioni siano permesse in base al settore e al contratto collettivo di appartenenza.

Indennità per i lavoratori in mobilità

Spesso, in materia di ammortizzatori sociali, si parla anche di lavoratori in mobilità. Di cosa si tratta e a cosa fa riferimento questa dicitura? I lavoratori licenziati da parte di aziende in difficoltà, hanno diritto a un sostegno al reddito, sostitutivo della retribuzione perdura e a un supporto nel reinserimento lavorativo.

Possono beneficiarne coloro che pertengono a categorie di operaio, impiegato o quadro, con un’anzianità aziendale di almeno 12 mesi di cui 6 di effettivo lavoro. Il contratto deve essere a tempo indeterminato e la richiesta di mobilità deve avvenire da parte del lavoratore entro il 68° giorno dalla data di licenziamento.

Ti rimane ancora qualche perplessità sulla possibilità per la tua azienda in cassa integrazione di assumere? É normale, l’argomento è complesso e spesso la burocrazia non aiuta. Se vuoi parlarne con Jobtech agenzia per il lavoro digitale, noi ci siamo!

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